giovedì, maggio 05, 2005

medaglia d'oro

25aprile45-25aprile05. Sono passati sessanta anni dal giorno che ha segnato la storia d'Italia. Quel giorno le truppe alleate facevano il loro ingresso trionfale nella capitale portando così a termine l'opera di liberazione a cui avevano contribuito, in maniera decisiva, i gruppi partigiani. Ma come ogni conflitto, la grande guerra lasciò indelebili i segni del suo passaggio, così Capistrello, ancora oggi, ricorda uno dei crimini più efferati commessi dall'esercito tedesco in ritirata. Il nostro paese sessanta anni dopo è stato insignito della medaglia d'oro al "merito civile" per l'eccidio dei 33 martiri. Un riconoscimento molto importante, ma allo stesso tempo solo una magra consolazione per chi ancora oggi cerca la verità e i colpevoli di quella strage. Una verità nascosta per tanti anni negli armadi di uno stato che sembra aver paura a scavare nel proprio passato. Oggi più di ieri, comunque, questa medaglia d'oro assume un valore altamente significativo. Il ritorno allo scoperto di alcuni movimenti neofascisti, che tanto hanno a che vedere con le ideologie e i metodi del passato dimostrano come ancora oggi ci sia bisogno di ricordare quello che il nazifascismo ha rappresentato per la nostra storia. Non dimenticare è necessario per evitare che qualcosa di simile possa accadere di nuovo. Questa medaglia d'oro può e deve ricordare a tutti che la nostra Costituzione si basa sui valori della Resistenza e dell'antifascismo. Questa medaglia d'oro può e deve servire per aprire le coscienze di chi crede sia giusto riconoscere la pensione di guerra ai repubblichini di Salò. Questa medaglia d'oro può e deve rendere onore a chi il 4giugno1944 è stato brutalmente ucciso in nome di una spietata "logica" di guerra.

martedì, maggio 03, 2005

riflessioni televisive

La tv la guardo poco, la maggior parte delle volte per noia. Stasera (quasi notte in realtà) però il palinsesto televisivo offre, più del solito, qualche spunto interessante. Nell'ordine: 1) il salottino nazionale è particolarmente animato perché si parla di una di quelle storie che sembrano fatte apposta ad hoc per distogliere l'interesse su problemi degni di ben più attenzione, ed è un via vai di personaggi e opinionisti del momento più vari, dal ministro censore alla "starlette" di turno. 2) il vecchio giornalista d'inchiesta continua nella sua, ormai storica, impresa di cercare e di svelare misteri italiani e internazionali, chi ha ucciso Kennedy? 3) i soliti programmi di attenzione alle microstorie, i racconti di vita di chi non fa una vita normale, ma la vive con molta più dignità degli altri. Come si chiama? Ah si, tv di qualità. Qualcuno la conosce? 4) il canale nazional alleato cerca di buttare merda addosso ad un vecchio leader comunista e ogni tanto manda un po' di pubblicità con tette e culi in bella mostra. 5) imperdibile, interpretazioni da oscar, quello che tutta Italia aspettava... la fiction sui calciatori!!! Io penso che se noi ci vediamo ste cose è logico che poi il paese va così in merda. 6) pubblicità (vedi 4). Ogni tanto manda un comico su un palco. Gli attori di cabaret ormai sono mandati in onda con tempi ridottissimi, e spesso sul palco ci mandano pure chi non fa ridere, però ce ne sono certi che provano ancora ad usare la satira, peccato che quelli che potrebbero farlo sono in qualche altro posto a scontare le loro pene... 7) il Bobolare Brogramma di giudici e avvocati del Galcio Barla di moviola in campo, di prova tv, di doping, di tolleranza zero per gli ultra, di bilanci falsi spalmati come fossero maionese. Aiuto! Perché nessuno parla più di Galcio? Seguono vari canali di tv private con telefoniste in bella mostra...