mercoledì, gennaio 11, 2012

Introduzione al Terzino

Qui di seguito la nota introduttiva scritta per Il terzino nella grappa, il primo libro curato interamente dai Refusi che ha visto la luce qualche settimane fa in un'affollatissima presentazione durante l'Arziwinter. Cercatelo nelle librerie che lo espongono in vetrina dalle nostre parti, su facebook o richiedetelo direttamente a noi all'indirizzo info@refusi.com. Sarà un piacere darvelo "in pasto".

Marsica, Abruzzo, la regione a più alto tassoalcolico d’Italia, ma anche quella che ha dato i natali al genio di John Fante, “scappato” in America per tornare poi, qualche decina di anni dopo, a far conoscere in tutto il mondo la terra verde d’Europa attraverso le gesta di Arturo Bandini e della sua famiglia. La madre del poeta romano Ovidio, del vate D’Annunzio e, per rimanere nella “zona del Fucino”, dell’indimenticabile Silone di Fontamara, passato sui banchi di intere generazioni e spaccato storico e sociale di una terra arida ma combattiva, ferita più volte da guerre e terremoti ma sempre pronta e capace di rialzarsi. Marsica, Abruzzo, il minimo comune denominatore per nove scrittori scelti e ospitati in questo piccolo, giovane libro. Una produzione che è un progetto aperto sul futuro e una scommessa per noi Refusi, che lo abbiamo curato e prodotto, e per gli autori stessi che ci hanno prestato il loro impegno trasformato in inchiostro. Un progetto che ha la sua genesi storica tutta nel titolo: Il terzino nella grappa, un’ispirazione “rubata” a un’altra vicenda letteraria, un po’ più grande e un po’ più distante. The catcher in the Rye è il titolo in lingua originale de Il giovane Holden di Salinger, ma il suo editore italiano ritenne che una traduzione letterale sarebbe stata incomprensibile al pubblico nostrano perché il titolo si basava su un gioco di rimandi alla cultura popolare anglosassone («un po’ come se in Italia si dicesse “il terzino nella grappa”»). Noi invece siamo partiti proprio da lì, da quella possibilità scartata ma piena di potenziali significati, per trovare la giusta impressione da dare in pasto alle nostre 9 penne marsicane, che ne hanno fatto quello che hanno voluto. I racconti venuti su da una tale indicazione “sradicata” sono assolutamente estranei l’uno dall’altro eppure, a voler fare un esercizio di critica, parlano tutti della stessa cosa, in un modo che ci ha sorpresi ognuno racconta di un terzino nella grappa. Quello che avete tra le mani, dunque, è il risultato di un lavoro collettivo fatto di passione per la letteratura, per la scrittura e per l’editoria, che si dimostra essere presente anche in una zona che non sempre, nonostante i suoi famosi rappresentanti del passato, lo ha dimostrato. Il terzino nella grappa è tutto questo e, soprattutto, tutto quello che vorrete vederci voi leggendolo, che siate lettori accaniti o semplici curiosi interessati a capire cosa fermenta nella mente di chi è cresciuto attraversando la conca del Fucino, il Parco Nazionale d’Abruzzo e la Valle Roveto…