giovedì, maggio 03, 2007

Quei volumi in cerca di un tetto

L’intento è dei più nobili: dare finalmente visibilità a quei libri nascosti nei cassetti della gente comune. Diari, storie di vita o immaginarie, saggi e quant’altro, che non hanno avuto modo di vivere il percorso che porta alla pubblicazione, ma che, per chi li ha scritti, significano già la realizzazione di un sogno, di un progetto che fa vivere le proprie sensazioni e le proprie emozioni su un foglio bianco, prima immacolato e poi portatore dei propri pensieri. A farli arrivare su uno scaffale romano ci penserà, per il secondo anno consecutivo, l’agenzia di servizi editoriali ''Il Menabò'' che in collaborazione con la libreria ''Liber.MenTe'', e quest’anno anche con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali, dal 18 al 20 maggio ha organizzato la nuova edizione di “La casa dei libri”, una mostra che vuole dare ospitalità proprio a quei testi scritti non da autori famosi ma da gente comune. L'iniziativa prende ispirazione dal romanzo ''La casa dei libri'' di Richard Brautigan e l’intento è quello di accogliere la passione per la scrittura di donne, bambini e uomini che intendono aprire i loro cassetti reali e della memoria per condividere le loro opere, confrontando i canovacci e i vari stili narrativi e leggendo brani tratti dalle proprie creature cartacee. Una tre giorni dedicata alla passione per la scrittura quindi, dove bambini e anziani possano ritrovarsi vicini di banco per confrontarsi, leggere, ascoltare storie e perché no, anche per cercare di capire qualcosa sui meccanismi del mondo dell’editoria anche se, come ha tenuto a ricordarci Rosanna Romano, l’anima e la voce di questa iniziativa, l’idea di fondo di “Libri senza casa” non è quella di far trovare per forza di cose un editore che pubblichi i manoscritti proposti. “Piuttosto – sottolinea la Romano – il nostro intento è quello di accogliere quelle persone che vogliono ritrovarsi insieme anche solo per il piacere della scrittura, in un momento di confronto fra diverse esperienze e conoscenze. Per questo ogni sera, alla fine degli incontri, ogni autore sarà chiamato a leggere un estratto dai propri testi”. L’avvicinamento al mondo editoriale rimane quindi in secondo piano rispetto a simili iniziative che si sono susseguite negli ultimi tempi anche in altre città italiane, e questo perché, ci spiega ancora la Rossano, “noi vogliamo prima che i nostri autori capiscano che i meccanismi per arrivare alla pubblicazione sono irti di difficoltà e non sempre si ha a che fare con gente onesta. La prima cosa che ‘insegnamo’, infatti, è di imparare a diffidare dei tanti editori a pagamento presenti nel mercato. Quelli disposti a pubblicare anche opere che abbassano il livello della letteratura solo per una mera questione economica”. L’edizione di quest’anno, dopo il buon riscontro di interesse da parte di esperti e media riscontrato l’anno scorso, prevede la prima giornata dedicata interamente alla scrittura con la partecipazione di Annio Stati dell’Università La Sapienza; alla seconda parteciperanno scrittori già affermati e alla terza i partecipanti avranno modo di incontrare gli editori, tra i quali hanno già confermato la loro presenza “Giulio Perrone editore” di Roma e “Scrittura e scritture” di Napoli. Ma la novità più interessante rispetto alla passata edizione è quella che permetterà alle opere presenti alla mostra di rimanere a disposizione in libreria per tutto l’anno. I testi saranno esposti sugli scaffali della libreria Liber.MenTe in via del Pellegrino, 94 e potranno essere letti direttamente in libreria o presi in prestito in quella che diventerà una vera e propria biblioteca permanente di opere inedite. Per spedire i manoscritti invece c’è tempo fino al 15 maggio, tutte le informazioni per partecipare sono a disposizione sul sito www.ilmenabo.it.

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