sabato, febbraio 28, 2009

Getting pleasure

E voglio ancora godere, chiuso tra queste mura che intrappolano voci sussurrate.
Godere di pagine inchiostrate, del sole che irradia e acceca gli occhi chiusi e del tepore che cicatrizza.
Di bambini che tossiscono e di adulti rimasti bambini.
Godere di sorrisi tra labbra sottili macchiate dal vino; di occhi stanchi e di caffè bollenti.
Di capelli sporchi, herpes e umori da succhiare.
Di corpi nudi disegnati, sfiorati, presi.

mercoledì, febbraio 18, 2009

EQUILIBRIO

Siamo esistenze in equilibrio precario su di un intreccio di fili debole e tremolante; equilibristi in un mondo subalterno fatto di gioie e costrizioni, momenti di gloria e sogni ingombranti, riuscitissimi giochi circensi e rovinose cadute nel vuoto. Piccole oscillazioni provocano potenti turbamenti che solo una rete ben tesa è capace di respingere. E allora cerchiamo continuamente di alzare il baricentro per non venir risucchiati dai problemi di soldo e dai mali interiori, ma siamo precari, e a volte capita che neanche gli scorci di cielo azzurro e i tiepidi soli mattutini bastano a tenerci in piedi nella tempesta di pensieri che ci affollano la mente. Siamo giovani, chi più chi meno, ma troppo spesso le strade che abbiamo davanti ci sembrano in salita, con gli affitti da pagare, le rate da saldare e i denti da rifare. Eppure abbiamo capacità, tante, anche se a volte rimangono racchiuse nei nostri silenzi e nelle nostre angosce. Siamo in molti, con un passato troppo breve e un presente che a volte sembra volerci gambizzare, ma non riusciamo a non guardare al futuro che con occhi dolci e con il sorriso sulle labbra. Perché, in fondo in fondo, siamo fatti così; è in quel preciso istante che precede la caduta che siamo finalmente capaci di guardare in basso, studiare attentamente la rete e decidere che no!, non è ancora arrivato il momento di cadere, di lasciarsi risucchiare nei vostri anfratti, di darvi la soddisfazione di averci sconfitto… perché ne siamo certi: ieri come oggi, in un modo o nell’altro, la primavera arriva sempre…

In ascolto: Il paese è reale – Afterhours

mercoledì, febbraio 04, 2009

Dalle città...

Rispondo al telefono cercando di somministrarmi dosi massicce di endorfina autoprodotta, il mio nuovo Mac è fermo in un deposito di Eindhoven e Roma si mostra scontrosa, antipatica quasi ostile con il suo cielo grigiastro e una pioggia costante e infinita che sembra di stare a Londra…
Intanto per le città gira un po’ di tutto: Udine sta per diventare lo scenario di un cambiamento epocale nel nostro modo di raffrontarci con la morte e, forse, anche con la Chiesa Cattolica; a Nettuno le politiche demagogiche dei nostri governanti hanno cominciato a dare risultati vergognosi; Milano e il suo stadio hanno cacciato a forza di fischi un calciatore pagato uno sproposito e dal soprannome improbabile e a Sanremo comincia ad averci un senso anche la partecipazione degli Afterhours.
Dalle mie parti invece, in questi giorni ha girovagato Dominic Molise che, sconfessando il suo alter ego Bandini, ha deciso di restare a Roper, Colorado, invece di seguire i suoi fantastici sogni di gloria e raggiungere la California… Quel diavolo di John Fante, insomma, ha colpito ancora, ma ora scusate vado troppo di fretta: devo raggiungere Hemingway a Pamplona per la festa di San Firmino…


In ascolto: Piromani - Le luci della centrale elettrica