martedì, giugno 05, 2007

Second Life stupisce ancora, nel “mondo parallelo” c’è spazio anche per le orge

Si potrebbe anche dire che c’era da aspettarselo: su Second Life ora si fanno le orge. La notizia l’ha rivelata Hunk Sands, “inviato” del quotidiano on line ‘Affari Italiani’ nel mondo virtuale creato dalla Linden Lab, ma per i frequentatori più assidui non rappresenterà certo un vero scoop, almeno a giudicare dal gran numero di utenti che ha incontrato il giornalista nei luoghi in cui è entrato. Si torna a parlare della comunità virtuale più famosa del mondo quindi, e questa volta perché dal racconto pubblicato in rete da Sands emerge un altro aspetto non poco interessante dell’“altro mondo”; quello delle stanze a sfondo sessuale, dove decine di avatar si incontrano in quelle che sono delle vere e proprie sedute orgiastiche con ogni tipo di rapporto sessuale. Non è la prima volta che si parla di sesso su SL naturalmente, ma se in precedenza ci si era limitati a locali di streaptease piuttosto che ad altri di lap dance, ora la nuova frontiera sembra essere diventata quella del sesso di gruppo. Le immagini riprese infatti, sono inequivocabili e illustrano possenti personaggi maschili, guarda caso tutti super dotati, e donne provocanti, in pose e scene degne delle migliori riprese da cinema porno. A giudicare dalle presenze nelle stanze un indubbio successo che mette ancora una volta in risalto i lati oscuri di un mondo “parallelo” dove si può tranquillamente dare sfogo alla propria immaginazione, rimanendo comunque celati dietro ad una maschera, quella che i residenti si cuciono addosso nel momento della registrazione e della creazione del proprio avatar. Le stanze a sfondo orgiastico della “Seconda Vita” non hanno limitazioni all’ingresso e chiunque può recarvisi senza pagare nulla e cominciare da subito ad interagire con gli altri personaggi, cercando la gloria e la soddisfazione in un appagante orgasmo virtuale. Una volta entrati si apre la caccia e, con gli attributi riproduttivi sempre in bella evidenza, si cercherà di riuscire a convincere la (o il) partner prescelto a lasciarsi andare in effusioni reciproche. Ora è lecito chiedersi cosa è che spinge a cercare questo tipo di soddisfazione attraverso un’immagine in 3d e, soprattutto, quanto e come essa venga ritrasmessa sensorialmente nella realtà, ma forse tutto può essere semplicemente riportato all’interno di un ranch di discorsi sul bisogno (questa volta reale) di relazionarsi con gli altri attraverso le diverse forme offerte dai mezzi che si usano; e se è vero che su Second Life stazionano ormai qualcosa come sei milioni di utenti, che continuano a crescere esponenzialmente negli ultimi mesi, non c’è certo da stupirsi così tanto che il fattore sessuale incida molto sulle abitudini dei residenti. Del resto internet rimane comunque un mezzo usato non poco per la ricerca e il download di immagini porno e non pochi sono i personaggi che hanno dichiarato di soffrire di una sorta di porno-dipendenza legata alla rete; se si considera anche che su Second Life esiste il non trascurabile fattore ludico e quello non meno importante dell’anonimato, allora il dado è tratto. Il rischio più preoccupante sembra comunque essere quello di una deriva a cui un mezzo innovativo, e a modo suo rivoluzionario, come Second Life può andare incontro; sempre più utenti infatti, continuano a lamentarsi dell’uso non sempre corretto da parte dei residenti e anche le polizie di alcuni paesi stanno cominciando ad indagare su alcuni comportamenti che potrebbero essere ritenuti penalmente rilevanti. Una deriva che segnerebbe la fine di una piattaforma che a gran voce è stata definita come l’esempio riuscito e concreto della realtà virtuale.

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