martedì, aprile 04, 2006

Gli italiani brava gente

Prime righe dell'articolo a firma di P. Citati apparso qualche giorno fa su Repubblica:
Almeno sui giornali, mai come oggi gli italiani si sono vibrate ferite così sanguinose. Non hanno senso civico, non hanno vita interiore, non amano la patria, non amano Dio, non hanno fede, non pagano le tasse, non leggono libri: sono frivoli, arroganti, corrotti, vuoti, pomposi, megalomani, mitomani, dissipatori, immorali, stupidi. Hanno pessimi uomini politici, industriali senza fantasia, velisti senza pazienza, giornalisti non informati, scrittori senza talento, registi senza pubblico, e soprattutto critici letterari infamissimi, che corrompono ogni giorno l'intera nazione. E poi non hanno avuto la riforma protestante, che li avrebbe salvati dalla tirannia della Chiesa. E poi non hanno avuto rivoluzione francese, che avrebbe fatto conoscere loro la libertà, non importa se con qualche elegante scintillio di ghigliottine. E poi non hanno avuto la rivoluzione russa, che avrebbe fatto conoscere loro l'uguaglianza, non importa se con qualche stilla di sangue. Insomma, gli italiani non hanno avuto e non hanno niente. Sono lì, con le loro vecchie città, con i loro vecchi paesi, corvi, rapaci appolaiati sulle rovine.

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