sabato, gennaio 20, 2007

la libreria degli inediti

In Italia si legge poco. I dati sulle vendite di libri del bel Paese sono indiscutibili e riportano una delle medie più basse per libri acquistati per persona in tutta Europa. Se i lettori scarseggiano, la stessa cosa non si può di certo dire per gli scrittori o aspiranti tali. Si stima che l’80% degli italiani abbia nel cassetto, oltre che un sogno, anche un libro che spera un giorno di vedere pubblicato. Nella stragrande maggioranza dei casi, questa speranza viene troppo spesso tradita e di quei testi scritti con dedizione e passione non se ne avrà mai traccia in libreria. È da questo concetto che parte la bella iniziativa de “La libreria degli inediti”, la prima libreria italiana a contenere solo ed esclusivamente testi di autori sconosciuti che non hanno avuto la soddisfazione di veder pubblicate le proprie opere. L’idea di fondo è quella che il mercato editoriale sia ormai prossimo alla saturazione e che le difficoltà di vedersi pubblicati aumentino sempre di più fino anche ai casi in cui gli autori sono “costretti” ad investire direttamente i propri averi per pubblicare con case editrici che non se la sentono di rischiare i propri piccoli capitali per un’opera prima. Nasce da qui la Libreria degli inediti, ricavata negli spazi del teatro “Il Pozzo e il Pendolo” di piazza San Domenico Maggiore a Napoli. Un’iniziativa che per la sua originalità ha già destato l’attenzione e la curiosità, oltre che naturalmente dei giovani autori, di giornali, popolo dei blogger e esperti del settore. Ideatrice e promotrice (insieme a Ciro Sabatino) del progetto è Anna Maria Russo, la quale ci ha rivelato di essere rimasta abbastanza sorpresa del successo riscosso dall’iniziativa: “riceviamo una media di 10 inediti al giorno e in poche settimane siamo arrivati a catalogare più di 300 opere, siamo veramente contenti, ma all’inizio non ci aspettavamo certo di arrivare ad avere una certa rilevanza a livello nazionale”. Invece la voce si è sparsa velocemente tra gli aspiranti scrittori, che possono mandare le proprie opere scegliendo un prezzo che comunque non può superare i 5 euro, e i testi sono cominciati ad arrivare da tutta Italia: “I testi di autori napoletani, in effetti, occupano solo la fetta minore del nostro spazio e gli inediti sono arrivati un po’ da tutte le regioni con particolare prevalenza delle regioni del centro come Toscana e Umbria, è anche per questo che abbiamo deciso di portare il nostro progetto in giro per le fiere e le manifestazioni nazionali che si occupano di libri. Parteciperemo di sicuro a Galassia Gutenberg e a Belgioioso, e speriamo di riuscire a mantenere una certa notorietà fino alla prossima Fiera della piccola editoria di Roma”. Proprio Roma rappresenta una delle città più attive nella spedizione di inediti, più di 50 titoli esposti sugli scaffali della libreria, infatti, arrivano dalla Capitale e non è detto che in un prossimo futuro non possa nascere qualche collaborazione per “esportare” la libreria degli inediti anche nella città che più di altre in questi anni ha visto crescere il mercato dell’editoria indipendente.

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