martedì, marzo 20, 2007

Videogames, ai giocatori piace il sesso virtuale

E per fortuna che, almeno per ora, nessun fatto di cronaca ha ispirato i grandi media a tal punto da fargli dare la colpa ai videogiochi a sfondo erotico; perché, mentre sugli stessi media si fa effervescente il dibattito sulla violenza causata da videogames spesso additati come maleducativi, il settore dei videogiochi per adulti non conosce sosta e sta facendo registrare una crescita esponenziale che dura ormai da qualche anno. Tutto ciò soprattutto grazie alla grafica 3D, in continua evoluzione anch’essa e ormai arrivata alla quasi perfezione nel riprodurre immagini, che sembra creata apposta per realizzare i sogni e le fantasie più spinte dei giocatori maggiorenni. La dimostrazione di come il sesso stia divenendo una solida base dell'industria dei videogiochi arriva dai dati di vendita di giochi che hanno riscosso un grande successo come “VirtualJenna”, videogame personale della pornostar Jenna Jameson, “Playboy: the mansion” o “3D sex villa”, quest’ultimo arrivato addirittura alla versione 23 e che consente di scegliere tra modelle bionde, afro o asiatiche, da svestire e farle giocare, da sole e con il partner, in posizioni da kamasutra e con giocattoli erotici. Così, dopo anni passati a produrre titoli in cui lo scopo principale è uccidere un nemico fatto di pixel, le software house si stanno accorgendo che può rivelarsi più eccitante per gli utenti avere un rapporto sessuale mediato dal gioco. Secondo Brenda Brathwaite, direttore del Sex SIG (Special Interest Group) dell'International Game Developers Association “il mercato sta decollando come un razzo” e questo proprio grazie alle recenti innovazioni tecnologiche che hanno reso la sensualità di scene e personaggi anche più “appealing”; gli ultimi mesi hanno confermato questa tendenza e la produzione di MMOEGs (massively multiplayer online erotic games) sta interessando tutti gli esperti di settore. Volendo ripercorrere la storia recente dei videogames a sfondo erotico si può individuare in un aggiornamento non ufficiale di “Grand Theft Auto: San Andreas” il pioniere del genere; scaricato da migliaia di utenti, “Hot Coffee” era in grado di far vivere al giocatore amplessi virtuali attraverso il proprio alter ego. Il successo ottenuto da questa versione del gioco ha fatto capire ai game designer quale sarebbe stato il nuovo genere su cui puntare, così mentre alcuni senatori americani, tra cui Hillary Clinton, proponevano una legge per vietare la vendita di giochi osceni ai minori, venivano commercializzati i primi titoli a luci rosse e nell’estate scorsa è arrivato in America “Naughty America – The Game”, un titolo in cui, attraverso un alter ego, è possibile incontrare, chattare, flirtare e fare sesso virtuale online con gli alter ego degli altri utenti. La stampa statunitense si è ovviamente dedicata al gioco, ma tutta l’attenzione dedicatagli dai giornali non è bastata per inserire il titolo nella vetrina internazionale rappresentata dall'E3 di Los Angeles; gli organizzatori infatti hanno respinto la partecipazione di questo titolo a causa del suo “contenuto adulto”. Sono gli stessi problemi che hanno altri titoli del genere, sottoposti ad una censura preventiva da parte dei distributori che rischiano di rilegarli sempre più verso negozi stile sexy shop e in generale ad una proficua collaborazione con il mercato del porno, ma il trend è comunque positivo e lo dimostra anche la moda crescente di trasformare i videogame di vita virtuale, come “Second Life”, in veri e propri strumenti con cui avere relazioni sessuali, che da virtuali possono sfociare nella realtà. È quello che succede anche in “Single 2”, seconda edizione dello spin-off di “Sims” che permette agli utenti giocatori di inseguire il “successo” sessuale sia tra etero che tra omosessuali. Insomma, la crescita del potere dei giochi digitali sta stimolando gli sviluppatori a creare contenuti che esplorino gli aspetti più disparati della condizione umana e non poteva di certo mancare il sesso, diventato ora uno degli obiettivi principali dei produttori sempre più pronti a soddisfare le fantasie erotiche dei giocatori.

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