venerdì, marzo 20, 2009

energie

Qui nell’aria c’è rabbia, e disperazione, e odio. Sentimenti intrappolati nelle ossa di un vecchio hippie costretto su una sedia a rotelle e nascosti su soppalchi sconosciuti; disegnati sulle facce tese di automobilisti stressati e imbottigliati nelle loro vite; che appaiono negli sguardi cupi di casalinghe in carriera mentre viaggiano in tram verso le loro tavole ancora da imbandire o in quelli di un giovane filippino che beve a lunghe sorsate da una bottiglia di gin mentre si ripara da una fitta pioggia che neanche a Manila. C’è rabbia, e disperazione, e odio, mentre i manganelli si alzano su gente inerme, i papi sparlano e i nani e le ballerine fanno la loro parte in un film già visto ormai troppe volte. C’è rabbia, e disperazione, e odio, ma intanto i corpi si intrecciano e le pelli si toccano, il pubblico continua a cantare e le mani si sfiorano. E “cosa racconterai di questi cazzo di anni zero” già lo sai da un po’ ma vorresti ancora “cambiare questa città in un’altra cazzo di città” con la “la lotta armata al bar”. E Giorgio Canali sul palco è un delirio anche se “i cccp non ci sono più” e anche se “il fumo che hai comprato sa di paraffina”. E sei “andato a vedere le luci della centrale elettrica” e nell’aria c’era un po’ meno rabbia, e disperazione, e odio. E le nostre energie, quelle che fino a poco tempo fa dovevamo chiedere in prestito, be’ quelle ora dovranno venirsele a cercare da noi…

3 commenti:

Anonimo ha detto...

non cè differenza fra i livelli d'amore,è solo una questione di prospettiva.ciau

GpuntoS ha detto...

...e quanto sarebbe bello riconoscere sempre quella giusta, magari viaggiando sulla stessa lunghezza d'onda con tutto ciò che ci circonda. Ma poi... insomma, sarà pur vero che anche le differenze non possono che aiutare a decifrare questo pazzo mondo in cui ci ritroviamo...

Anonimo ha detto...

forse..in campo scientifico ci aiuterebbe a decifrare gli umori vaginali e riconoscere quelli propri