venerdì, febbraio 16, 2007

Il manuale del buon scrittore

Arrivare a vedere il proprio nome stampato su un testo esposto in libreria è cosa quanto mai difficile. Ogni aspirante autore che vuole realizzare questo “sogno” compie una serie di errori che compromettono definitivamente il percorso verso l’agognato traguardo e, cosa forse più grave, lo fa senza rendersene conto. Perché la lunga trafila che il libro nascosto nel cassetto deve seguire prima di essere pubblicato rappresenta una strada impervia che l’autore, sempre troppo sicuro di se, conosce poco e male. Ora, per aiutare gli aspiranti scrittori a conoscere i “trucchi” del mestiere e per evitare che gli stessi compiano quegli errori facilmente evitabili, arriva in libreria “78 ragioni per cui il vostro libro non sarà mai pubblicato & 14 motivi per cui invece potrebbe anche esserlo”, un testo scritto da Pat Walsh, editor americano e co-fondatore della casa editrice indipendente MacAdam/Cage, pubblicato in Italia da TEA. Il titolo del libro è tutto un programma, ma l’avvertenza principale a cui bisogna rispondere prima di leggerlo è quella di essere disponibili a mettere da parte la propria esagerata autostima che ogni nuovo autore porta con se. Il primo consiglio è proprio questo, rassegnarsi a capire che non è assolutamente detto che il proprio libro sia pubblicabile, il primo nemico del “successo” è proprio la tanta sicurezza che, tradotta, significa non rileggere mai quello che si è scritto o preferire far visionare la propria opera ad amici e conoscenti invece che agli addetti ai lavori, gli unici in grado di poter dare un giudizio negativo sul testo. Walsh su questo è chiaro dall’inizio, ma si mette tranquillamente a disposizione di tutti quelli che, invece, sono disposti ad affrontare la realtà e che, con onestà e impegno, intendono prendere sul serio l’arte, il mestiere e il duro lavoro di comporre. Quindi largo al decalogo del buon scrittore che deve per prima cosa “saper farsi notare” ma non deve mai dimenticare l’ultimo consiglio e cioè quello di “divertirsi” sempre e comunque mentre scrive. Nel mezzo ci sono le regole da seguire per essere pubblicato: dal “coltivare grandi speranze e aspettative ragionevoli”, al “mantenere una prospettiva sana”, alla “buona gestione del proprio tempo”, alla “pazienza condita di tenacia”, alla “elasticità”, fino al “fare tesoro dei no ricevuti”, all’“assumersi rischi calcolati”, per finire col “prendersi sul serio”. Grazie alla sua grande conoscenza del settore, e partendo dalle tante ragioni per cui un manoscritto non raggiunge quasi mai la libreria, Walsh guida il lettore attraverso il mondo editoriale, con le sue diverse esigenze e particolarità, ma non tralasciando, chiaramente, gli ingredienti fondamentali di un buon libro; è questo in fondo l’obiettivo che ogni aspirante autore deve imporsi, perché, come dice lo stesso Walsh “nulla vi avvicinerà al sospirato traguardo della pubblicazione più del fatto di aver scritto un bel libro”.

Nessun commento: